mercoledì 16 dicembre 2009

Comunicazione interculturale.La tavola rotonda all’auditorium della Fondazione.


Gli assessori Pier Paolo Gallini (Provincia) e Giovanna Palladini (comune) e la dirigente regionale Burgalassi hanno aperto la riunione. (Foto ripresa dal quotidiano Libertà). Gli assessori hanno parlato del significato e dell’importanza della comunicazione interculturale ai fine dell’integrazione e per questo Gallini dichiara che la Provincia sostiene il progetto relativo. C’è poi un richiamo forte da parte della Palladini (Che è anche giornalista) alla necessità di uscire dagli stereotipi e di non presentare il mondo dell’immigrazione come una realtà a sé stante, magmatica e confusa.


La dirigente regionale, funzionaria del Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione sociale ha svolto la relazione illustrativa del “Protocollo regionale sulla comunicazione interculturale. Nella sua relazione ha sostenuto la necessità di una sensibilizzazione sul tema delle testate locali sia televisive che della carta stampata. E ha lanciato l’ipotesi di un protocollo di intesa con le testate allo scopo di collegare i media principali a quelli interculturali. Ha parlato dell’associazione delle testate dei media interculturali e dell’obiettivo che possano autogestirsi anche economicamente grazie alla pubblicità. Ha commentato infine un documento del CORECOM (Comitato Regionale per le Comunicazioni) riguardante “l’Immagine degli immigrati nei TG locali dell’Emilia Romagna”.

Il CORECOM ha realizzato un monitoraggio sull’immagine e sulla rappresentazione degli immigrati su un campione di emittenti comprendenti RAI3 Emilia Romagna e 21 TV locali per un periodo di due settimane ed è in fase di chiusura la stesura del report relativo, del quale vengono anticipate alcune informazioni.

Le osservazioni principali sono:

• gli immigrati, soggetti della notizia, non parlano quasi mai,

• categoria prevalente è la cronaca,

• i soggetti della notizia sono quasi sempre i giornalisti stessi,

• raramente notizie positive

• tono con cui sono descritti gli immigrati quasi sempre neutrale,

• frequente ricorso a stereotipi nella rappresentazione degli immigrati,

La successiva tavola rotonda è stata coordinata da Gerardo Bombonato, presidente dell’ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna che apre ricordando che il compito dei giornalisti è dare voce a chi non ce l’ha e quindi invita tutti a ricordare quanto l’Italia sia stato un paese da cui si è mossa un secolo fa un’immigrazione numericamente rilevante. Allontanare stereotipi e pregiudizi, a questo un sano giornalismo deve tendere.

Alla tavola rotonda hanno preso parte Arianna Alberici (Corecom Emilia Romagna), i giornalisti piacentini Maria Vittoria Gazzola e Marcello Pollastri, Jamal Ouzine (Koinè) e Vesna Mitrasinociv (Centro interculturale del Comune). Jamal, uno dei giornalisti- pubblicisti della redazione multietnica di Koinè, sottolinea,nel suo intervento, quanto sia importante l’attività giornalistica fatta dagli stranieri immigrati e quanto sia importante poterlo fare con continuità proprio per combattere stereotipi e pregiudizi.


Chi volesse leggere e scaricare il PROTOCOLLO D'INTESA Sulla cvomunicazione interculturale deve cliccare sul link http://www.emiliaromagnasociale.it/wcm/emiliaromagnasociale/news/2009/febbraio/17_comunicazioneinterculturalepp/protocollod'intesa.pdf

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