martedì 22 dicembre 2009

Consulta dei servizi sociali. Parere sul bilancio di previsione del comune di Piacenza per l'esercizio 2010



Dino Giorgi Pierfranceschi
Coordinatore della Consulta














ESPRESSIONE DEL PARERE

Bilancio di Previsione Esercizio 2010

La Consulta Attività Sociali, Educative, Formative e Sanitarie è chiamata, a norma di Statuto e regolamento ad esprimere il parere sulla proposta di Bilancio di Previsione del Comune di Piacenza per l’esercizio 2010. A tale fine l’Amministrazione ha messo a disposizione la bozza del documento di bilancio annuale e pluriennale e successivamente un documento di sintesi che raccoglie e riassume le previsioni di spesa del settore di interesse della Consulta.

Premesso

Che la documentazione presentata è sufficiente ed idonea a formarsi un’idea degli obiettivi che si propone l’Amministrazione;

che la conoscenza dei dati si è sviluppata in due tempi anche grazie alla presentazione fatta il 10 dicembre da parte della dirigenza comunale e il 17 dall’assessore;

che per esprimere un parere documentato e condiviso con il più alto numero possibile di membri della consulta sarebbe però opportuno che la documentazione venisse messa a disposizione con un più ampio anticipo;

che rimane comunque indispensabile un incontro con l’assessore e con i responsabili burocratici del comune per aiutare a decifrare e quindi a comprendere il bilancio stesso;

Osservato nel merito

che il bilancio, nel suo insieme, rispetto all’esercizio precedente, presenta una contrazione delle entrate per minori trasferimenti da Stato e Regione e che di conseguenza un taglio proporzionato nelle spese è ineludibile;

che i capitoli di spesa riguardanti i servizi di competenza delle funzioni cui la Consulta è preposta sono stati comunque mantenuti nei livelli precedenti come si può comprendere dal documento di sintesi citato;

Preso atto

delle precisazioni date su alcuni capitoli di spesa in cui la diminuzione rilevata, oltre ad un fondo “anticrisi” non più finanziato, dipende dal pensionamento di personale dirigenziale e direttivo con una corrispondente riorganizzazione delle responsabilità tali da non inficiare l’efficienza dell’organizzazione stessa;



tutto ciò premesso esprime

PARERE FAVOREVOLE

Sul bilancio di previsione per l’esercizio 2010 con impegno a farne un monitoraggio periodico.



Piacenza 18 dicembre 2009

Il Coordinatore della Consulta

Dino Giorgi Pierfranceschi

Il Segretario

Renato Dapero

Consulta Immigrazione. Il parere sul bilancio del comune per l'esercizio 2010

Piacenza 15 dicembre 2009


ESPRESSIONE DEL PARERE

“Schema di Bilancio di Previsione Annuale 2010, Pluriennale 2010-2012, Relazione Previsionale e Programmatica 2010-2012, Programma triennale dei LL.PP 2010-2012 ed Elenco annuale 2010”

La Consulta Immigrazione e Mondialità esprime il proprio parere:

La Consulta Immigrazione e Mondialità dà, complessivamente, un parere positivo pur rimanendo convinti che occorre migliorare le modalità attuate per l’espressione del Parere sul Bilancio, affinché si possa permettere alle consulte di esprimere un parere consapevole e condiviso, dopo un dibattito ampio, teso a definire in un modo partecipato le scelte e le priorità del Bilancio.

A questo fine la Consulta Immigrazione e Mondialità ritiene importante prevedere momenti di consultazione delle Consulte nelle fasi precedenti alla stesura del Bilancio, con gli assessori di riferimento a partire dalla presentazione e dal confronto sul “Consuntivo”.

Inoltre, la Consulta desidera porre l’attenzione sui seguenti punti:

Problematiche scolastiche, educative e formative

 Integrazione degli alunni stranieri in tutti gli ordini scolastici: potenziamento del progetto di mediazione culturale nelle scuole e del progetto “L’italiano come lingua 2”.
 Adolescenti stranieri: potenziamento di progetti legati alle attività extrascolastiche.
 Educazione interculturale: deve svolgersi in maniera programmata, strutturata e continuativa, in quanto acquisisce sempre più un valore significativo in una società multietnica.

Mediazione Interculturale
 la mediazione interculturale, ormai presente nei vari servizi del Comune (territorio), necessità di una nuova visione da parte dell’amministrazione locale.

E’ necessario rivedere l’organizzazione del servizio con un’ottica trasversale, mettendo in rete le singole realtà esistenti.
Mondialità come Cooperazione internazionale

 Sarebbe necessario stabilire una quota percentuale di ogni Bilancio e avanzo di Bilancio a favore della cooperazione internazionale per sostenere i paesi del sud del mondo. Nella progettazione di attività di cooperazione internazionale è necessario coinvolgere le associazioni di immigrati presenti sul territorio, in quanto garanti della riuscita dei progetti, facilitatori nelle relazioni e portatori di conoscenza dei paesi di origine.



Ci auspichiamo comunque il mantenimento dei servizi fino ad ora erogati e la ricerca di una qualità sempre migliore.

PARERE FAVOREVOLE


La coordinatrice

Edvin Shehu

mercoledì 16 dicembre 2009

PIACENZA: Il Bilancio di previsione 2010

In occasione della conferenza stampa per gli auguri di Natale, il sindaco Reggi ha dato alcune informazioni sulla manovra economica. La spesa corrente diminuirà di 3 milioni di euro passando da 88 milioni del 2009 a 85 del 2010. Questa contrazione delle spese non penalizzerà il settore sociale. Ora è evidente che si tratta di un bilancio di lacrime e sangue, ma non si dica che non c’è stata penalizzazione per il sociale perché i numeri dicono qualcosa di diverso: dicono che il sociale, verrà penalizzato, in proporzione, meno degli altri capitoli di spesa.
rileggi l'articolo di commento alla bozza di bilancio Clik qui!!

Comunicazione interculturale.La tavola rotonda all’auditorium della Fondazione.


Gli assessori Pier Paolo Gallini (Provincia) e Giovanna Palladini (comune) e la dirigente regionale Burgalassi hanno aperto la riunione. (Foto ripresa dal quotidiano Libertà). Gli assessori hanno parlato del significato e dell’importanza della comunicazione interculturale ai fine dell’integrazione e per questo Gallini dichiara che la Provincia sostiene il progetto relativo. C’è poi un richiamo forte da parte della Palladini (Che è anche giornalista) alla necessità di uscire dagli stereotipi e di non presentare il mondo dell’immigrazione come una realtà a sé stante, magmatica e confusa.


La dirigente regionale, funzionaria del Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione sociale ha svolto la relazione illustrativa del “Protocollo regionale sulla comunicazione interculturale. Nella sua relazione ha sostenuto la necessità di una sensibilizzazione sul tema delle testate locali sia televisive che della carta stampata. E ha lanciato l’ipotesi di un protocollo di intesa con le testate allo scopo di collegare i media principali a quelli interculturali. Ha parlato dell’associazione delle testate dei media interculturali e dell’obiettivo che possano autogestirsi anche economicamente grazie alla pubblicità. Ha commentato infine un documento del CORECOM (Comitato Regionale per le Comunicazioni) riguardante “l’Immagine degli immigrati nei TG locali dell’Emilia Romagna”.

Il CORECOM ha realizzato un monitoraggio sull’immagine e sulla rappresentazione degli immigrati su un campione di emittenti comprendenti RAI3 Emilia Romagna e 21 TV locali per un periodo di due settimane ed è in fase di chiusura la stesura del report relativo, del quale vengono anticipate alcune informazioni.

Le osservazioni principali sono:

• gli immigrati, soggetti della notizia, non parlano quasi mai,

• categoria prevalente è la cronaca,

• i soggetti della notizia sono quasi sempre i giornalisti stessi,

• raramente notizie positive

• tono con cui sono descritti gli immigrati quasi sempre neutrale,

• frequente ricorso a stereotipi nella rappresentazione degli immigrati,

La successiva tavola rotonda è stata coordinata da Gerardo Bombonato, presidente dell’ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna che apre ricordando che il compito dei giornalisti è dare voce a chi non ce l’ha e quindi invita tutti a ricordare quanto l’Italia sia stato un paese da cui si è mossa un secolo fa un’immigrazione numericamente rilevante. Allontanare stereotipi e pregiudizi, a questo un sano giornalismo deve tendere.

Alla tavola rotonda hanno preso parte Arianna Alberici (Corecom Emilia Romagna), i giornalisti piacentini Maria Vittoria Gazzola e Marcello Pollastri, Jamal Ouzine (Koinè) e Vesna Mitrasinociv (Centro interculturale del Comune). Jamal, uno dei giornalisti- pubblicisti della redazione multietnica di Koinè, sottolinea,nel suo intervento, quanto sia importante l’attività giornalistica fatta dagli stranieri immigrati e quanto sia importante poterlo fare con continuità proprio per combattere stereotipi e pregiudizi.


Chi volesse leggere e scaricare il PROTOCOLLO D'INTESA Sulla cvomunicazione interculturale deve cliccare sul link http://www.emiliaromagnasociale.it/wcm/emiliaromagnasociale/news/2009/febbraio/17_comunicazioneinterculturalepp/protocollod'intesa.pdf

venerdì 11 dicembre 2009

Resoconto della riunione delle consulte comunali serv izi sociali e immigrazione

CONSULTA ATTIVITÀ SOCIALI, EDUCATIVE FORMATIVE E SANITARIE


CONSULTA IMMIGRAZIONE E MONDIALITÀ



Resoconto di assemblea delle due consulte convocate per il giorno 10 dicembre 2009 alle ore 21 presso la Casa delle Consulte e della Partecipazione - Via XXIV Maggio 51

All’ordine del giorno erano posti i seguenti punti:

1. Esame della bozza di schema di Bilancio di Previsione Annuale 2010, Pluriennale 2010-2012, Relazione Previsionale e Programmatica 2010-2012, Programma triennale dei LL.PP 2010-2012 ed Elenco annuale 2010 ed espressione del Parere richiesto.

2. Varie ed eventuali

I Coordinatori delle due Consulte nell’invito davano alcune informazioni relative alla prevista presenza dell’assessore G. Palladini e al fatto che la bozza di Bilancio di Previsione Annuale 2010, Pluriennale 2010-2012, Relazione Previsionale e Programmatica 2010-2012, Programma triennale dei LL.PP 2010-2012 ed Elenco annuale 2010 è stato consegnata al coordinatore e è depositata presso l’Ufficio Partecipazione per la necessaria consultazione.

La riunione è iniziata alle 21 come previsto con la presenza delle seguenti associazioni in relazione ad ogni consulta.

SOCIALI: AID, AIP, ALZHEIMER, DON MOLINARI, GR. VOLONTARIATO VINCENZIANO, IL BRUTTO ANATROCCOLO, MOV. AMERICA LATINA, ANOSS, TRIBUNALE DIRITTI DEL MALATO, VIVI CON STILE.


IMMIGRAZIONE: ALZHEIMER, KOINÈ, MLAL ANOSS







Sono presenti i dirigenti comunali Renza Malchiodi e Luigi Squeri.

Essi informano i presenti che l’assessore Palladini non può essere presente perché influenzata. Propongono di procedere ad una illustrazione e discussione di carattere generale sul bilancio.



Prima di tutto prende la parola Miglioli il quale fa presente la difficoltà in cui ci si è trovati per il fatto che il documento di bilancio, corposo e complesso, è stato consegnato con pochi giorni di margine e che il documento illustrativo della spesa, più pratico e utile per farsi un’idea concreta delle strategie che il comune intende mettere in campo, è stato visto addirittura nel pomeriggio, quindi senza alcuna possibilità di approfondimento.

La responsabile comunale R. Malchiodi riconosce il problema e precisa che i tempi stretti del complesso iter del bilancio hanno consigliato di promuovere una riunione che potesse portare in tempi brevi all’espressione del parere.

Anche Luigi Squeri si associa e aggiunge che il documento analitico consegnata alla fine è chiaro e comprende tutto quindi consente di farsi un’idea concreta e operativa delle scelte.

Prende la parola il Coordinatore Giorgi ricordando che nelle precedenti occasioni era strato dato un tempo più lungo per visionare la proposta di bilancio. Conclude dicendo che la sua precisazione più che per colpevolizzare serve a difendersi. Cioè è difficile che entro il 16 che sembra la data fissata per il parere si possa esprimere un’opinione consapevole.

Luigi Squeri svolge una relazione su alcuni temi rilevanti. Innanzitutto ricorda che nel 2009 erano previsti degli interventi anticrisi per disoccupati e cassintegrati che erano circoscritti a quell’esercizio finanziario e che quindi non ci saranno più. Secondo rilievo importante: viene spiegato che il Fondo nazionale è in continua diminuzione: partito da un miliardo di euro è stato diminuito prima per la social card e altri interventi fin che per il 2010 sarà praticamente dimezzato. Nel bilancio quindi bisogna tener conto della diminuzione che dallo Stato, attraverso la regione, arriva al comune. Il Fondo per la non autosufficienza passa quasi interamente attraverso l’Azienda USL e solo in parte arriva al comune. C’è stato negli anni passati un incremento che ha consentito nel 2009 un buon sostegno dell’Assistenza Domiciliare e del servizio di centro diurno con la creazione anche di alcuni posti residenziali di sollievo. Col 2009 la tendenza a crescere del fondo si è arrestata e nel 2010 c’è la stessa cifra. L’aumento del costo delle prestazioni va sul fondo e quindi nel 2010 si farà un consolidamento.

Parla poi dell’Accreditamento degli enti gestori e dei servizi che la regione ha avviato concretamente solo ora e che porterà alla determinazione da parte della regione stessa dei costi per i quali si profila un aumento. Il comune quindi dovrà trovare risorse per la parte di impegno a sostegno dei meno abbienti che avranno bisogno dei servizi.

La dott.ssa Malchiodi ricorda che c’è stato un ridimensionamento delle entrate complessive di 3 milioni e informa che tuttavia in parte tale diminuzione è stata contenuta con l’attivazione di determinati canali che hanno consentito il ricupero di un milione.

A questo punto il dott. Squeri sposta l’attenzione sugli argomenti che possono essere di maggior interesse per la consulta immigrazione.

Prima di tutto il 2010 dovrebbe essere l’anno del superamento del centro di Torrione Fodesta, problematico per le condizioni dello stabile. Si prevede di chiuderlo prima dell’inverno e realizzare un centro più ridotto ma migliore alle Mose.

Ricorda poi che sono previsti 12 alloggi di edilizia residenziale pubblica e 11 alloggi sociali per diverse esigenze. Ricorda poi un altro problema che è quello dell’accoglienza notturna e del dormitorio della stazione. Manca un’accoglienza notturna femminile.

Si registrano alcuni interventi.

Miglioli commenta il documento analitico messo a disposizione e ne riconosce l’importanza, perché alle associazioni serve conoscere nel dettaglio i numeri degli assistiti nei vari servizi e altre informazioni particolari che consentono di orientare la propria azione di volontariato o altro.

Dapero afferma l’importanza anche di essere aiutati a capire la ripartizione degli impegni per grandi numeri, perché l’informazione di sintesi consente di meglio comprendere l’intenzione politica dell’amministrazione e quindi consente di dare una valutazione approfondita e più consapevole.

La riunione si chiude con la decisione di riconvocarsi il giorno 17 alle ore 17 per assicurare la presenza dell’assessore Palladini.

giovedì 10 dicembre 2009

Comune di Piacenza - Analisi della bozza di bilancio di previsione per il 2010

Per la prima volta mi capita di avere qualche giorno per esaminare un bilancio di previsione di un comune importante come PIACENZA.
Benché abbia già esperienza in atti amministrativi di questo genere sono rimasto spaesato di fronte a tanta ampiezza di dati e a tanto formalismo comprensibile solo agli addetti ai lavori. Non è solo questione di linguaggio: i numeri sono simboli universali e le operazioni sono solo quelle fondamentali dell’aritmetica quindi non dovrebbe esserci nessuna difficoltà. Invece non è così. Il bilancio continua ad essere un documento difficile in cui la verità, sia pur involontariamente, è sostanzialmente criptata. Del resto la stessa definizione di bilancio di previsione non la si può esprimere se non attraverso un’ampia proposizione che parla di rappresentazione dell’andamento finanziario previsto in entrata e in uscita con la finalità di rappresentare gli effetti contabili delle scelte e, questo sarebbe il bello, di manifestare la coerenza con il programma politico dell’amministrazione. Dunque il bilancio è chiamato ad assolvere contemporaneamente funzioni di tipo amministrativo, economico-finanziario, politico e informativo oltre ad avere una funzione autorizzativa. Per fare questo i numeri devono rappresentare con chiarezza e in modo specifico l’impegno finanziario e la sua sostenibilità in generale e per ogni specifica funzione.
Che di risorse ce ne siano meno di quanto si vorrebbe non è cosa nuova, mentre la domanda di servizi dei cittadini la si potrebbe interpretare ed espandere all'infinito, è ovvio.
Allora che cosa si deve fare con il bilancio?
Si deve togliere da una parte e dare all’altra e bisogna farlo capire oltre che farlo bene. Il bilancio deve rappresentare la capacità dell’Amministrazione di fare il bene comune proprio con questa operazione di tagliare e ridistribuire. Tutto questo oltre che coi numeri lo si deve rappresentare con le relazioni descrittive e questo viene fatto ma non è ancora sufficientemente chiaro il senso del trend e la sintesi. Ogni singola relazione dovrebbe descrivere meglio l’andamento nel tempo dei capitoli a cui è riferita, dovrebbe premettere l’obiettivo in termini di risultati per quantità qualità e tempo e descrivere i risultati integrali o parziali già conseguiti. Solo così si potrebbe capire esattamente cosa l’amministrazione sta facendo in un determinato settore. Ma non basta; ci vuole anche una relazione che mostra il risultato o l’obiettivo dell’amministrazione nel suo complesso per rendere possibile un giudizio di sintesi sull’insieme dell’operato ad evitare qualsiasi forma di egoistica interpretazione dei risultati o delle proposte. Per la lettura delle relazione rimando agli atti ufficiali del comune.
La tabella 1 riportata successivamente riguarda tutte le spese correnti.
Oltre al capitolo e alla denominazione vengono riportate, nell’ordine, le previsioni definitive dell’esercizio in corso, le variazioni in aumento e in diminuzione, le somme risultanti (ovvero la previsione per l’esercizio 2010). Questi sono i dati messi a disposizione dal comune. Seguono tre colonne di elaborazione in cui nella prima si indica di ogni capitolo l’incidenza % sul totale, nella seconda analoga valutazione relativa alle previsioni definitive dell’anno in corso e nella terza la differenza tra le due. Con questa elaborazione si intende porre in evidenza il peso attribuito a ciascuna voce nella previsione del 2010 e nella realtà dell’anno che si sta chiudendo. La differenza delle due percentuali riportata nell’ultima colonna mostra il significato tendenziale delle scelte strategiche dell’ente. Al di la dei valori assoluti che dipendono anche dal totale delle risorse disponibili è interessante notare che ogni volta che la percentuale indicata nell’ultima colonna è positiva siamo di fronte a un argomento sul quale l’Amministrazione promette di spendere proporzionalmente di più di quanto abbia fatto nell’anno che sta per concludersi, mentre dove è negativo siamo di fronte alla situazione opposta. Su quel settore si spenderà meno.

Per leggere meglio clik sulla tabella!!




Cosa si può rilevare: anzitutto che la spesa corrente passa da un totale di 86 milioni e 503 mila euro a 85 milioni e 315 euro con un decremento dell’ 1,37%.

Si osserva poi che la spesa per la Polizia Municipale riceve un cospicuo aumento del 5% pari a oltre 355 mila euro. Niente da dire se non fosse che invece le spese sociali perdono ben 113 mila euro contraendosi dello 0,46. Guardando i documenti si scopre che anche lo scorso bilancio ha previsto analogo aumento della spesa per la Polizia locale quindi c’è una tendenza a crescere in questa attività molto evidente. Se guardiamo i dati alla luce dell’ultima colonna si nota, sempre rispetto a questi due argomenti, che c’è per entrambi un incremento di mezzo punto per la Polizia locale e di un quarto di punto per le spese sociali.

Sembrerebbe potersi concludere che, pur in un contesto di contrazione delle risorse viene ancora privilegiata la sicurezza e la spesa per i servizi sociali perché migliorano la loro incidenza sul totale della spesa. Si deve infine aggiungere un rilievo positivo per il leggero incremento dell’incidenza sul totle delle sèese per l’istruzione e cultura.



La seconda tabella contiene i dati di spesa dei servizi sociali e alcuni elementi di valutazione.

Clik sulla tabella per ingrandirla





All'interno delle voci, per quanto riguarda la loro incidenza sul totale, si osserva che le spese per l' infanzia sono sostanzialmente invariate, e così quelle relative ai servizi cimiteriali.


Aumenta di due punti e mezzo l'incidenza delle spese per i servizi di prevenzione e riabilitazione e di quasi un punto quella per i ricoveri. A fronte di ciò, però, c'è una contrazione di oltre tre punti nell'incidenza sul totale dell'assistenza e servizi alla persona che subiscono un taglio in valore assoluto di 832 mila euro. Questo sembra un punto che necessita chiarimenti.


C’è una terza tabella relativa alle spese di investimento


Clik sulla tabella


I dati parlano da soli: nessun investimento!!