lunedì 28 settembre 2009

Riprendono gli incontro delle Consulte.

Prosegue,per ANOSS, l'esperienza di collaborazione con le consulte comunali.

Dallo scorso anno abbiamo aderito e facciamo parte della consulta dei servizi sociali e dell'immigrazione.

Con la prima abbiamo contribuito alla preparazione di un progetto "Anziano Sicuro" che si prefigge di versi scopi:
primo prevenire e correggere situazioni e comportamenti a rischio dando un aiuto a definire stili di vita puiù salutari e a prevenire incidenti domestici,
secondo promuovere il c.d. vicinato solidale per combattere l'isolamento e la solitudine,
terzo favorire l'acquisizione di un ruolo attivo nella comunità e,
da ultimo, sostenere i famigliari che si prendono cura degli anziani.
I volontari delle associazioni concorrenranno alla realizzazione di questi obiettivi.
Il progetto è stato predisposto prima dell'estate ed ora, alla ripresa dei lavori, è prevista una riunione di presentazione a cui prenderà parte l'ass. ai servizi sociali del comune Giovanna Palladini.
La riunimno si terrà il 1° ottobre 2009 alle ore 17,00 presso la sala delle consulte in via XXIV Maggio, 51.

Nello stesso luogo, in via XXIV Maggio, ma il giorno prima, mercoledì 30 settembtre, si terrà la riunione della consulta dell'immigrazione per una verifica delle attività già attuate o in fase di attuazione o progettazione e per svolgere una riflessione in merito al servizio relativo alla mediazione intercuilturale a Piacenza.

Su questo sito si darà resoconto della discussione e delle decisioni assunte nelle due riunioni.

mercoledì 23 settembre 2009

Corso di alta formazione per i servizisocioassistenziali. Modalità e tempi per chiedere il Voucher alla Regione

Corso di specializzazione
“IL MIDDLE MANAGEMENT NEI SERVIZI ALLA PERSONA”
Corso progettato in partenariato con l’associazione ANOSS sezione Emilia Romagna ammesso al Catalogo interregionale di Alta Formazione

DESTINATARI
I destinatari del corso sono persone occupate e in possesso di diploma di scuola secondaria superiore che occupa o che aspira ad occupare ruoli di responsabilità intermedia nel settore dei servizi socio assistenziali alla persona.
In particolare porta ad una specializzazione funzionale alle seguenti figure professionali: Coordinatori, RAA, Responsabili di nucleo/unità operative, Responsabili di servizio nonché educatori impegnati nel settore anziani, disabili e minori ed operanti in:
 strutture per anziani (RSA, centri diurni, servizi domiciliari,…)
 comunità residenziali e semi residenziali per disabili (fisici e psichiatrici) e minori
 centri educativi, centri estivi

OBIETTIVO GENERALE
Obiettivo generale del corso, più che sviluppare una competenza operativa specifica è quello di creare cultura, definire una visione d’insieme dei ruoli professionali di gestione e coordinamento sullo sfondo specifico dei servizi socio assistenziali.
La diversa provenienza, quanto a settore e livello dei partecipanti, è un elemento positivo e irrinunciabile del corso, in quanto l’elemento determinante della proposta formativa è la costruzione condivisa del contenuto in generale di un ruolo (posseduto o a cui si aspira) di responsabilità gestionale nei servizi alla persona. Le esperienze diversificate per settore e livello sono altresì un elemento funzionale alla metodologia di lavoro in quanto utili per porre in condivisione, approfondire e ampliare una visione del mondo dei servizi alla persona.
Il risultato a cui il corso tende, in generale, è il miglioramento della propria condizione professionale, intesa come rafforzamento delle capacità di integrazione con altre professionalità e, nello stesso tempo, delle proprie capacità di sintesi dei problemi operativi. Il corso si prefigge di fornire strumenti per affrontare questi problemi evitando lo stress individuale senza riferirsi ad una professionalità specifica.


FINALITA'

Il corso è rivolto a persone con esperienza di lavoro nei servizi alla persona che si vogliono specializzare in un ruolo di middle management e quindi rafforzare le proprie risorse e sviluppare un plus professionale a supporto dell'efficacia organizzativa e del miglioramento qualitativo di un'azienda di servizi di cura.

SPECIALIZZAZIONE
E’ un corso di specializzazione per sviluppare/acquisire competenze indispensabili per lo sviluppo del SETTORE DEI SERVIZI ALLA PERSONA. Si tratta di un settore in evoluzione verso criteri di maggior qualità (accreditamento entro 2011) e che in quanto settore in crescita può garantire:
o certezza di lavoro
o possibilità di lavoro qualificato e ben remunerato
o possibilità di carriera
Tra le finalità del corso non vi è la certificazione di competenze per progressione di livello e non è un corso di qualificazione per RAA.

CONTENUTI
Scenario sociale e legislativo. Le funzioni del middle management. La comunicazione in azienda. Organizzazione e lavoro di cura. I sistemi di valutazione e governance. La politica per la qualità. Controllo di gestione. I ruoli professionali. La conduzione del personale.

METODOLOGIA
Il carattere del corso è quello di tendere ad un approfondimento di quelle materie che più incidono sugli aspetti psicologici e sociologici e, in generale, quegli aspetti di natura umana che più coinvolgono gli operatori. Tutte le materie verranno trattate partendo da questo presupposto: più che un’integrazione astratta della propria formazione professionale il partecipante deve acquisire un approfondimento di quell’elemento di cultura professionale e umana utile a rendere più facili e proficui i rapporti interprofessionali.

DOCENTI
Il corso verrà tenuto da personale altamente qualificato: docenti universitari ed esperti con conoscenza nel campo della formazione e curriculum professionale nel settore.

MODALITA' DI ACCESSO
L'accesso al corso può avvenire sia attraverso un contributo privato sia attraverso la richiesta di un assegno formativo individuale (Voucher). La domanda per il voucher deve avvenire con la procedura indicata nel sito www.altaformazioneinrete.it entro e non oltre le ore 13 del 2 ottobre 2009. L'erogazione del voucher è subordinata alla verifica dei requisiti e all'ammissione del richiedente alla graduatoria.
Il corso verrà attivato solo al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti (4 allievi destinatari di assegno individuale)

TEMPI E SEDE
Il corso ha una durata di 160 ore a partire da gennaio 2010
Sede del corso Via Mandelli,2 – Piacenza
Il percorso, essendo rivolto a lavoratori, sarà proposto in orari adeguati e concordati con gli stessi partecipanti. Le lezioni saranno diluite nel periodo gennaio-giugno 2010
Al termine verrà rilasciato attestato di frequenza

INFO E ASSISTENZA
Per ulteriori informazioni e assistenza nella compilazione della domanda rivolgersi all'ente gestore del corso:
ENDO-FAP Don Orione
Via Sarmato, 14 - Borgonovo V.T.
Via Mandelli, 2 – Piacenza
tel.0523.347529 – chiedere di Silvia Fava
info-piacenza@donorioneweb.com

giovedì 17 settembre 2009

IL MIDDLE MANGEMENT NEI SERVIZI ALLA PERSONA

Il MIddle Management nei servizi alla persona

Sul quotidiano Libertà di ieri (16-set-2009) è stato pubblicato un inserto promozionale del Corso di Specializzazione "IL MIDDLE MANAGEMENT NEI SERVIZI ALLA PERSONA" - Attività ammessa al Catalogo interregionale dell'Alta Formazione.
il corso è stato progettato in partenariato con l'associazione ANOSS sezione dell'Emilia Romagna.
Di seguito una sintesi del comunicato

DESTINATARI
Persone occupate e in possesso di diploma di scuola secondaria superiore.

FINALITA'
Il corso è rivolto a persone con esperienza di lavoro nei servizi alla persona che si vogliono specializzare nel ruolo del middle management e quindi rafforzare le proprie risorse e sviluppare un plus professionale a supporto dell'efficacia organizzativa e del migliortamento qualitativo di un'azienda di servizi di cura.

CONTENUTI
Scenario sociale e legislativo. Le funzioni del middle management. La comuinicazione in azienda. Organizzazione e lavoro di cura. I sistemi di valutazione e governance. La politica per la qualità. Controllo di gestione. I ruoli professionali. La conduzione del personale.

MODALITA' DI ACCESSO
L'accesso al corso può avvenire sia attraverso un contributo privato sia attraverso la richiesta di un assegno formativo individuale (Voucher).
La domanda per il voucher deve avvenire con la procedua indicata nel sito www.altaformazioneinrete.it entro e non oltre le ore 13 del 2 ottobre 2009.
L'erogazione del voucher è subordinata alla verifica dei requisiti e all'ammissione del richiedente alla graduatoria.
Il corso verrà attivato solo al raggiugimento di un numero minimo di partecipanti (4 allievi destinatari di assegno individuale)

TEMPI E SEDE
Il corso ha una durata di 160 ore e si terrà da gennaio a giugno 2010
Sede del corso Via Mandelli,2 - Piacenza
Al ytermine verrà rilasciato attestato di frequenza

INFO E ASSISTENZA
Per ulteriori informazioni e assistenza nella compilazione della domanda rivolgersi all'ente gestore del corso:
ENDO-FAP Don Orione
Via Sarmato, 14 - Borgonovo V.T.
Via Mandelli, 2 - Piacenza
tel.0523.347529
info-piacenza@donorioneweb.com

mercoledì 16 settembre 2009

Al via un corso sul Middle Management dei servizi assistenziali

Il corso progettato da ENDO-FAP Don Orione di Borgonovo in partenariato con ANOSS è stato approvato dalla Regione Emilia Romagna e inserito nel catalogo interregionale di Alta Formazione

L'alta formazione così come prevista dagli accordi interregionali presenta annualmente un catalogo di corsi di riqualificazione professionale nei vari settori dell’economia. La formazione destinata alle posizioni di responsabilità è una delle risposte agli effetti delle crisi economica ed uno degli strumenti fondamentali per uscirne velocemente. Per questa ragione anche nel settore dei servizi socio assistenziali se ne vede un’opportuna applicazione.
l'associazione Nazionale degli Operatori Sociali e sociosanitari sempre attenta alle opportunità di riflessione e studio nel nostro delicato settore ha collaborato con l’ente di formazione ENDO-FAP Don Orione per la progettazione del corso di specializzazione intitolato “Il Middle Management nei servizi alla persona”. Tale corso è dedicato a tutti gli interessati occupati nel settore nelle varie posizioni di responsabilità intermedia che siano appartenenti ad aziende private/cooperative e siano in possesso del titolo di studio di scuola media superiore.
Il responsabile intermedio è una figura professionale fondamentale per il buon funzionamento delle strutture ed è su questa che si può impostare una riqualificazione globale dei servizi sempre più compressi tra esigenze economiche e obiettivi di qualità crescenti e sempre più difficili da conseguire.
Il corso mira a creare responsabili più qualificati nel difficile compito della soddisfazione del cliente rappresentato, in questo caso, non solo dall’utilizzatore del servizio in senso stretto ma anche gli enti pubblici come il comune e tutti coloro che hanno interesse ad un buon funzionamento del servizio nei suoi vari aspetti. I responsabili intermedi sono professionalità non ancora compiute; lo sviluppo che c’è stato in sanità non è nemmeno sfiorato nel nostro settore, quindi, non me ne voglia nessuno, è proprio ora che qualcuno se ne occupi. Magari uscendo un po’ dagli schemi rigidi come quelli che a suo tempo la nostra regione ha imposto creando figure che, non trovando riscontro a livello nazionale, non hanno avuto nello sviluppo della cultura scientifica e nel vissuto pratico e normativo quell’attenzione che meritavano.
La posizione di capo intermedio ci vuole, come in tutte le aziende, indipendentemente dal prodotto, ma l’esatto contenuto professionale può essere deciso a livello di azienda. Ecco perché si può essere a favore di un criterio formativo orientato al middle management in senso generale e non a una figura troppo specificamente caratterizzata.
Quanto agli obiettivi del corso si deve considerare che il capo intermedio nello svolgimento della sua specificità professionale vive permanentemente una doppia esposizione, verso l’alto e verso il basso, nella struttura organizzativa in continuo rimbalzo tra richieste eterogenee, provenienti da due mondi diversi, spesso lontani, se non addirittura opposti e spesso in conflitto. Nel futuro prossimo l’azienda che eroga servizi alla persona sia pubblica che privata dovrà aprirsi a una molteplicità di punti di vista, tutti importanti, tutti necessari per dare una risposta di qualità complessiva sufficiente e capace di sostenere l’azienda nella pesante sfida competitiva che si sta profilando. Questo l’obiettivo: saper costruire le culture e sollecitare le menti verso gli obiettivi necessari a sostenere la sfida futura dei servizi attraverso la creazione di una nuova leadership professionale connotata da una rafforzata capacità di gestire con equilibrio gli impegni economici e gli obiettivi di qualità sviluppando un plus professionale individuato nella capacità di scoprire, rafforzare e rendere disponibili le risorse immateriali dei collaboratori e proprie lanciate a supporto di un nuovo e più umano concetto di integrazione professionale.
Le materie su cui punta l’attenzione son quelle di sempre nei corsi di specializzazione delle attività manageriali nel campo dell’assistenza. Sono lo scenario sociale e legislativo in cui si inserisce il lavoro di assistenza; gli aspetti tecnico-medici che influenzano in modo determinante il lavoro di assistenza. Teoria e pratica di organizzazione aziendale. Il controllo economico di gestione. La politica per la qualità e le norme per la qualità. La gestione per processi e la conduzione del personale. La comunicazione e i supporti informatici. Compatibilità tra obiettivi di qualità del servizio e qualità di vita degli operatori. La conduzione del personale in un’azienda di servizi a persone che vivono in disagio aspetti tecnici, sindacali e psicologici. Ma se in generale le materie sono dei classici quello che è cambiato è lo sfondo culturale su cui queste materie vengono illustrate.
Una recente letteratura parla di “sense making” ritenendo che la produzione di senso all’interno dell’azienda tenda a de-localizzarsi, dal centro alle periferie; ovvero il senso di ciò che l’azienda realizza appartiene più alla base che al vertice. Il senso si origina attraverso l’azione e l’elaborazione e con un attento presidio dell’azione per tutti i responsabili che devono collaborare in una forma operativa efficace di integrazione. Questa è la linea culturale sulla base della quale si è tracciato il programma formativo del corso. Si tratta di un obiettivo formativo nuovo per il middle management delle aziende di servizio ed è ciò che sembra auspicabile. Come si è detto alcuni dei pensieri suesposti sono ricavati da un esempio concreto che può essere visto sul Portale dell’alta formazione in rete Il corso si chiama “Il Middle Management nei servizi alla persona”. L’invito è quello di prendere visione di questo e valutare l’opportunità di iscriversi o far iscrivere i propri collaboratori.

Per maggiori informazioni accedere al sito

http://www.altaformazioneinrete.it/tabid/130/Default.aspx
selezionare Emilia Romagna e Piacenza
Selezionare il corso n°6039 scaricando l’allegato in PDF col la scheda del corso

martedì 8 settembre 2009

Un commento all'articolo sulla carenza di posti nelle strutture per anziani

Ospizi, trecento in coda
per avere un posto letto


L'emergenza sui non autosufficienti e le risposte del Comune:
verrà esteso l'incentivo-badanti per pagarne i contributi.

Questo il titolo e il sommario apparso su "Libertà" del 4 settembre.

Commentando l’articolo a firma Soffientini Patrizia complimenti alla giornalista che mette in evidenza un problema vero e grave ma “zero” a colui che ha fatto il titolo. Basta parlare di ospizio, è una parola da dimenticare!
L’ospizio era quel luogo dove si scaricavano i problemi dei vecchi; il posto dove chi non aveva nessuno o che aveva famigliari con poche o pochissime risorse andava a morire in un ambiente pieno di puzza, in cameroni di 12 letti con un bagno in fondo al corridoio, con un infermiere ogni 50 ospiti, pulizie sommarie e cucina adeguata alla classe dell’ospizio.
Da più di trent’anni si chiamano case protette o RSA secondo una definizione prevista dalla normativa nazionale. Anche i nomi hanno la loro importanza. L’ospizio era quella cosa che ho descritto sopra e che non deve più tornare, quel posto che nascondeva al mondo le sofferenze dei vecchi, tolti dalla vista perché disturbavano la serenità dei sani.
Anche i nomi hanno la loro importanza: se continuiamo a parlare di ospizi va a finire che qualcuno ce li ripropone.. già perché è evidente che gestire un ospizio costa meno che gestire una RSA!
Dall’articolo si capisce ciò che del resto a chi conosce l’ambiente era chiaro da un pezzo e cioè che le risorse della Regione e del Comune non bastano a fronteggiare la domanda e quindi si va dritti verso la soluzione a pagamento creando quello che esiste in tutti i mercati: la segmentazione del prodotto per vari livelli di qualità. Non è di per sé una bestemmia (anche se viene messa in crisi l’universalità del diritto -L. 328/2000- come lo Stato avrebbe voluto in tempi forse economicamente migliori)purché tutta l’offerta garantisca i requisiti minimi. Questo è il compito delle istituzioni: accertare che tutti gli enti che producono servizi alle persone anziane abbiano i requisiti minimi di qualità.
L’autorizzazione al funzionamento ha questa funzione e gli enti preposti, cioè il Comune tramite l’Azienda Sanitaria, devono impostare un sistema di controllo meno burocratico e più attento agli elementi di qualità di sostanza. Superfici minime e numero minimo di operatori sono elementi importanti ma non deve essere trascurata la qualità della formazione. Meglio qualche metro quadro in meno per ogni ospite che operatori poco formati e con turn over elevato.
Se si continua ad alzare il livello di qualità formale si continua ad aumentare i costi con riduzione del numero delle persone che possono essere soddisfatte. Si deve si segmentare il prodotto in base però all’intensità del servizio richiesto e trovare un modo corretto per commisurare il prezzo alle caratteristiche.
Se le risorse sono scarse non possiamo aumentare la qualità e ridurre il numero degli anziani soddisfatti, dobbiamo garantire una qualità sufficiente a tutti e l’eccellenza, spiace doverlo ammettere, può andare a pagamento. Se non si farà così con una cosapevole determinazione istituzionale si farà così ugualmente nell’ignoranza o nella tolleranza istituzionale con amplificazione di un fenomeno che già in parte esiste. L’eccellenza fuori dal sistema pubblico, per i pochi che possono permettersela, l’alta qualità offerta dall’accreditamento pubblico ancora per pochi fortunati e per tutti gli altri -tanti- il disagio. O qualità incerta di un sistema domiciliare fai da te con badanti comunque care per quello che sanno fare, o qualità incerta di una casa di riposo non accreditata che basa la sua legittimazione su un’autorizzazione al funzionamento troppo burocratica perché possa garantire alcunché.