Il gruppo aveva lavorato in più riunioni partendo da una proposta tecnica presentata dall’associazione “Lumen”. La proposta finale, dopo un’opera di ristrutturazione tesa a valorizzarne i contenuti ma soprattutto a promuoverne la realizzabilità, porta il titolo di
“Anziano Sicuro – Programma di azioni a favore della sicurezza della popolazione anziana”.
Elemento fondante del progetto è il fattore della sicurezza nel duplice significato di integrità fisica e stabilità delle relazioni affettive e socio-economiche.
Le azioni possibili in base al progetto si muovono secondo quattro linee che sono:
► correggere e prevenire situazioni e comportamenti a rischio:
► creare e consolidare relazioni sociali ed affettive
► promuovere abitudini di fruizione delle risorse sociali e culturali della Città
► sostenere i famigliari e/o chi si prenda cura (care givers) degli anziani
Dalla realizzazione del progetto ci si possono attendere alcuni risultati sintetizzati come segue:
· miglioramento della percezione di sicurezza e delle relative condizioni effettive,
· sviluppo della prevenzione al fine di favorire la domiciliarità
· differimento della non-autosufficienza grazie a una vita più sicura e indipendente
· riduzione degli incidenti domestici
· aumento della consapevolezza sulle possibilità di “invecchiamento attivo” e partecipazione
Oltre ai volontari delle associazioni iscritte sono da considerare come attori fondamentali del progetto le altre consulte (Viabilità, Cultura, Ambiente,Sport ecc.), i Servizi Sociali del Comune, l’Assessorato alla Salute e l’Azienda USL. Si deve ricordare che i capitoli 3 e 5 del Piano triennale contengono molte indicazioni rispetto alle quali bisogna essere coerenti e conseguenti.
La trattazione del progetto ha fatto sviluppare un’ampia e articolata discussione che ha visto numerosi interventi di sostanziale conferma e sostegno alla proposta.
Da Ferrari (Ass. Priscilla), a Brignoni (Ass. Bambino cardiopatico) e a Miglioli (Ass. Don Franco Molinari) vengono, sia pur con espressione diversa, una condivisione di carattere generale con una sottolineatura al fatto che l’intervento deve da un lato coprire momenti non soddisfatti dalla sanità pubblica e dall’altro deve assolutamente essere integrato con gli indirizzi del Piano di Zona.
Altre associazioni come quella dei Vigili del Fuoco, Gioco Bimbi e ANOSS per bocca dei relativi rappresentanti rispettivamente Piga Camillo, Vesna Mitrasinovic e Renato Dapero hanno offerto disponibilità di intervento in specifici punti del pro getto. In particolare i Vigili del Fuoco hanno confermato un intervento sui rischi domestici, Gioco Bombi un intervento di terapia creativa e ANOSS un intervento formativo ai care givers.
Tutte le altre associazioni presenti ( Volontariato Vincenziano, Parkinsoniani, Lumen e CIF) hanno confermato il loro sostegno precisando (Lumen) l’interesse per la realizzazione di conferenze tese ad una verifica sui ritorni che si possono avere per assicurare lo svolgimento di azioni concrete ed efficaci
Concludendo la riunione il coordinatore Dino Giorgi ha affermato che il documento deve essere considerato un proposta in sviluppo e che rappresenta la base da condividere con le strutture operative del Comune e con l’Assessore affinché sia inserito nell’ambito delle politiche e degli interventi del Comune.
Tutti i presenti si sono dichiarati d’accordo su questa linea ritenuta adeguata a valorizzare l’opera della Consulta stessa e sulla necessitò di realizzare appena possibile un incontro con l’Assessore e i suoi organismi tecnici.
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