Si è svolta la riunione del gruppo di lavoro incaricato di predisporre un progetto da presentare all'Assessorato.
Dopo ampio dibattito e analisi dei problemi che è sembrato opportuno trattare si è vista un'elaborazione presentata dall'associazione Lumen. L'elaborato è stato giudicato ottimo e di notevole spessore culturale e formativo ma allo stesso tempo, proprio perchè rilevante, anche di difficile realizzazione con le forze che la consulta può mettere in campo.
Così è stata assunta la decisione di elaborare un progetto, per così dire, in "scala ridotta" che pur rimanendo nell'alveo della proposta più ampia si dispone come uno strumento meno oneroso e più duttile.
Il testo approvato dal gruppo prende il nome di "Progetto Anziano Sicuro"
Il progetto, partendo dai dati ISTAT, dal Profilo di comunità e dal Piano di Zona si propone di Promuovere la salute e il benessere sociale delle persona anziane e/o in condizioni sociali deboli che per assenza o èprecarietà delle reti socio-familiari sono a rischio di non autosufficienza.
Il progetto è centrato sulla sicurezza non solo come integrità fisica e dei beni materiali, ma anche come certezza delle attività, delle relazioni sociali ed economiche.
Propone azioni atte:
Tutto ciò aumenta la consapevolezza dell'importanza di un "invecchiamento attivo" e aumenta la partecipazione alla vita cittadina con risultati complessivi ancora migliori grazie alle "azioni di sollievo" per famigliari e care giver.
Il documento prevede la realizazione del progetto grazie ai volontari delle associazioni in azione sinergica con le istituzioni Servizi Sociuali e Abitativi del Comune, Assessorato alla Salute, Solidarietà e coesione sociale, nonchè Azienda USL.
Quanto prima il progetto verrà definito in tutte le sue forme, approvato dalla Consulta in seduta plenaria e presentato all'Amministrazionbe comunale.
L'iter è ampio e complesso con una certa inevitabile lentezza, ma la miglior cosa è svolgere un corretto lavoro per la presentazione e condivisione di un progetto che ha visto la partecipazione attiva di diversi soggetti. Conoscere a fondo i problemi, studiare soluzioni coerenti e sostenibili è la prima parte, ma fondamentale è il coinvolgimento attivo di tutti gli attori cui è demandato la realizzazione pratica o il sostegno dell'iniziativa.
Oggettivamente sembra un buon progetto e anche "ben avviato".
Dopo ampio dibattito e analisi dei problemi che è sembrato opportuno trattare si è vista un'elaborazione presentata dall'associazione Lumen. L'elaborato è stato giudicato ottimo e di notevole spessore culturale e formativo ma allo stesso tempo, proprio perchè rilevante, anche di difficile realizzazione con le forze che la consulta può mettere in campo.
Così è stata assunta la decisione di elaborare un progetto, per così dire, in "scala ridotta" che pur rimanendo nell'alveo della proposta più ampia si dispone come uno strumento meno oneroso e più duttile.
Il testo approvato dal gruppo prende il nome di "Progetto Anziano Sicuro"
Il progetto, partendo dai dati ISTAT, dal Profilo di comunità e dal Piano di Zona si propone di Promuovere la salute e il benessere sociale delle persona anziane e/o in condizioni sociali deboli che per assenza o èprecarietà delle reti socio-familiari sono a rischio di non autosufficienza.
Il progetto è centrato sulla sicurezza non solo come integrità fisica e dei beni materiali, ma anche come certezza delle attività, delle relazioni sociali ed economiche.
Propone azioni atte:
- a correggere e prevenire situazioni e comportamenti a rischio, stili di vita non salutari, incidenti domestici ecc.
- a creare/consolidare relazioni sociali ed affettive (vicinato solidale) sicure per scongiurare l'isolamento e la solitudine, per rafforzare il concetto del ruolo attivo dell'anziano nella comunità
- a sostenere i famigliari e/o chi si prende cura (care giver) degli anziani in condizioni di precarietà sociale, affettiva e sanitaria.
Tutto ciò aumenta la consapevolezza dell'importanza di un "invecchiamento attivo" e aumenta la partecipazione alla vita cittadina con risultati complessivi ancora migliori grazie alle "azioni di sollievo" per famigliari e care giver.
Il documento prevede la realizazione del progetto grazie ai volontari delle associazioni in azione sinergica con le istituzioni Servizi Sociuali e Abitativi del Comune, Assessorato alla Salute, Solidarietà e coesione sociale, nonchè Azienda USL.
Quanto prima il progetto verrà definito in tutte le sue forme, approvato dalla Consulta in seduta plenaria e presentato all'Amministrazionbe comunale.
L'iter è ampio e complesso con una certa inevitabile lentezza, ma la miglior cosa è svolgere un corretto lavoro per la presentazione e condivisione di un progetto che ha visto la partecipazione attiva di diversi soggetti. Conoscere a fondo i problemi, studiare soluzioni coerenti e sostenibili è la prima parte, ma fondamentale è il coinvolgimento attivo di tutti gli attori cui è demandato la realizzazione pratica o il sostegno dell'iniziativa.
Oggettivamente sembra un buon progetto e anche "ben avviato".
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