Il progetto
"LiberaMente"
è stato predispopsto da un gruppo di lavoro dell'ANOSS e presentato ai competenti Uffici del Comune di Piacenza.
In Olanda, verso la fine degli anni 90, nel tentativo di dare una risposta adeguata ai bisogni degli ammalati di Alzheimer e delle loro famiglie, si pensa di organizzare presso locali di ritrovo pubblici o privati attività volte all’informazione, alla formazione, all’auto-aiuto, al sostegno psicologico delle persone coinvolte nella malattia. Così, in una situazione informale, esperti del settore (medici, psicologi, tecnici dell’assistenza) affrontano con i familiari le diverse problematiche correlate alla demenza, dal disorientamento temporo-spaziale ai disturbi del comportamento, aiutandoli ad affrontare più serenamente l’assistenza quotidiana. Molto importante si è rivelato lo scambio di opinioni fra gli stessi care givers, “facilitato" da una esperienza emozionale introduttiva, mediata da scene tratte da film o dalla lettura di brani letterari. In tal modo i familiari acquistano maggiore consapevolezza delle proprie emozioni nell'assistere il congiunto e riescono a "ricollocarle" più razionalmente. I malati, per loro conto, si giovano di tecniche di stimolazione mnemonica, sia formali che informali, e della possibilità di socializzazione e di svago che l'ambiente offre.
Prendendo spunto da queste esperienze e da altre avviate sul territorio italiano, ANOSS propone “LiberaMente”, un’iniziativa a sostegno delle famiglie che stanno affrontando il problema dell’assistenza ad un loro componente affetto da demenza, rielaborando gli obiettivi del sostegno psicologico attraverso la proposta di iniziative terapeutiche. L’iniziativa è rivolta soprattutto ai care givers, ma, nello stesso tempo,intende offrire al malato un’occasione di “inclusione” attraverso attività finalizzate alla socializzazione, relazione, svago, senza tralasciare peraltro intenti di riabilitazione cognitiva, come la musicoterapia, l’arteterapia come meglio illustrato dalla seguente figura.
Il progetto, in sostanza, prende in carico una situazione familiare complessa, il cui nodo centrale è la malattia di un componente, in una situazione in cui rivestono grande importanza gli aspetti relazionali, psicologici, affettivi ed emotivi che si intrecciano con quelli più tecnici riferiti alle varie problematiche legate alla progressiva perdita di autonomia del malato.
L’azione di sostegno, allora, deve essere esercitata mediante opportuni strumenti lungo due direttrici distinte: quella del caregiver e quella del malato. Soltanto così si può pensare di ottenere significativi risultati in termini di riduzione dello stress e di miglioramento della qualità dell’assistenza.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il percorso formativo nel suo complesso si propone di :
a) fornire ai familiari degli anziani con problemi cognitivi momenti di approfondimento di aspetti medici, psico-sociali, riabilitativi e di gestione della vita quotidiana connessi con la demenza;
b) proporre strategie di comportamento efficaci nella cura e nell’assistenza dei malati;
c) accrescere la competenza dei caregiver (persone che assistono) nella comunicazione col malato, con particolare attenzione alla comunicazione non verbale, e nella gestione degli aspetti psicologici e relazionali che coinvolgono l’intero nucleo familiare;
d) facilitare la conoscenza della rete dei servizi esistente sul territorio e di nuove iniziative possibili;
e) ridurre lo stress del caregiver attraverso l’esperienza di terapie non farmacologiche e tecniche di rilassamento (musicoterapica, terapia del massaggio)
f) contrastare il senso di esclusione dei malati di demenza offrendo loro un’occasione di svago e socializzazione;
g) rallentare il decadimento cognitivo del malato attraverso la proposta di attività di stimolazione cognitiva.
CONTENUTI
Per il familiare:
Ø informazioni di base sulle varie forme di demenza;
Ø problemi di vita quotidiana con il malato;
Ø principi di corretta alimentazione, igiene e problemi vari legati al nursing ed alla somministrazione dei farmaci;
Ø la comunicazione e la relazione con il malato, principi di comunicazione non verbale;
Ø la relazione del sistema familiare e particolarmente del caregiver con il sistema dei servizi socio-sanitari ed assistenziali della rete: nodi critici e funzionalità;
Ø i disturbi del comportamento: come riconoscerli e come affrontarli;
Ø le implicazioni emotive del caregiver: paura, sensi di impotenza e di colpa;
Ø simulazioni di esperienze di vita reale;
Ø sedute di terapie non farmacologiche e tecniche di rilassamento.
Per il malato:
Ø attività di socializzazione e relazione proposte da animatore / arteterapeuta;
Ø sedute di stimolazione cognitiva,
Ø sedute di arteterapia.
I moduli prevedono 30 ore per i familiari e 30 ore gli anziani ammalati di demenza, per un complessivo di 60 ore, suddivise in incontri di due ore ciascuno.
DESTINATARI
15 coppie composte da persone affette da demenza di varia natura di grado lieve o moderato e loro familiare caregiver.
ASPETTI ECONOMICI
Per l’intero corso che comporterà l’impiego di complessive 90 ore tra docenza e attività di supporto oltre ai locali e al materiale d’uso si richiede un contributo di € 4.000,00
INTEGRAZIONE/COLLABORAZIONI
ANOSS intende condividere le finalità del progetto con il Consultorio Aziendale per le demenze senili e di collaborare con lo stesso nell’erogazione del servizio.
ANOSS intende condividere le finalità del progetto con il Consultorio Aziendale per le demenze senili e di collaborare con lo stesso nell’erogazione del servizio.
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