10 presenti in rappresentanza di 8 associazioni (Koinè, Sentieri nel mondo, Mondo Aperto, Elegance-donne ivoriane, ANOSS, Alzheimer, Interculturale Italo-Indiana, MLAL)
L’ODG prevedeva:
• Verifica delle attività concluse, in corso e in fase di progettazione
• La Mediazione Interculturale a Piacenza. Riflessioni in merito al servizio esistente nella città. Proposte, suggerimenti per possibili miglioramenti del servizio stesso.
La Coordinatrice della Consulta, Edvin Shehu, ricorda prima di tutto l’esito dell’ultima edizione del “Premio Nada” che è stato un successo sia da un punto di vista della partecipazione sia dello sviluppo regolamentare nuovo che rende possibile assegnare il premio a qualsiasi donna che abbia sostenuto un impegno per l’integrazione a prescindere dalla sua nazionalità di origine. È una buona scelta e un valido messaggio per far comprendere il senso vero dell’integrazione.
Viene descritta poi l’esperienza di collaborazione tra Koinè e l’associazione Alzheimer nella realizzazione di un incontro tra giovani in un torneo di calcio. Benché organizzata in poco tempo si rivelata un successo; è stata presente “Sentieri nel Mondo” e c’è stato un notevole coinvolgimento di Koinè Giovani con la realizzazione di una intervista al Presidente locale dell’ass. Alzheimer Andrea Gelati e all’assessore Paolo Dosi. Le partite si sono svolte al campo sportivo della Besurica. L’augurio è che iniziative del genere vengano riproposte e sviluppate per quanto possibile.
Da ultimo viene ricordato il progetto, di cui si è già parlato prima dell’estate, di una giornata di integrazione tra giovani a partire dall’analisi delle diverse culture in rapporto alle diverse religioni. La strategia dell’incontro è quella di mostrare quanto le diverse religioni hanno di comune e quanto possano costituire un punto di incontro e confronto e non di divisione. Si proseguirà nella ricerca degli esperti da coinvolgere continuando a ritenere interessante il progetto.
Il successivo punto discusso è molto importante.
Si tratta della richiesta della Provincia di dare un contributo nella definizione dei contenuti dei seminari che si svolgeranno a inizio anno nuovo in vista del Forum provinciale dell’immigrazione. Un rilievo positivo per il fatto che, per la prima volta, non solo i componenti della consulta e delle associazioni vengono invitati a partecipare ai lavori, ma vengono coinvolti fin dal momento della programmazione dei seminari, quindi viene concessa unì’opportunità di influenzare in modo significativo il contenuto degli interventi indirizzando gli organizzatori sui temi ritenuti più importanti e urgenti.
La Consulta propone due temi:
• l’integrazione come elemento di sviluppo e cambiamento sia per gli immigrati che per i cittadini della nazione ospitante.
• Integrazione dei cittadini di origine straniera nei fattori di progresso civile del lavoro e dell’economia.
Prima di trattare il secondo punto all’ODG viene fatta una comunicazione su un’iniziativa dal SERT. Si prevede un corso di formazione sui problemi della dipendenza da alcool rivolto ai gestori dei luoghi di consumo, quindi principalmente i baristi. Nella fase di progettazione del corso prendono parte anche rappresentanti delle consulte che hanno attinenza al tema. Sembra giusto candidare anche la Consulta all’immigrazione ad essere presente insieme a quelle che si occupano di giovani e di problemi sociali.
MEDIAZIONE INTERCULTURALE
Sul tema si parte dalla presa d’atto che alcune cose sono rimaste incompiute e si impone una ripresa di considerazione del problema per ottenere un vero passaggio di qualità. Già diversi anno fa si sono formati oltre 80 mediatori attraverso 5 corsi di formazione e si è intravista la possibilità di svilupparne il ruolo fino a farne una professione, quindi con riconoscimento formale del ruolo e la creazione dell’Albo dei Mediatori Interculturali. Un primo punto che viene sottolineato è che manca il servizio di Mediazione Interculturale a Centro per l’Impiego e su questo è necessario chiedere gli opportuni chiarimenti perché quello, per giudizio unanime dei presenti, “è il posto dove il Mediatore serve di più”.
L’osservazione più importante è che il Mediatore non è “dentro” alla struttura in cui opera. Così si sente un po’ come le veline: un po’ inutile e solo messo lì per bellezza! Raccogliendo la provocazione di un componente a non essere troppo consenzienti finendo per fare “i tappetini” ma di imbracciare il necessario coraggio e farsi sentire si è pervenuti alla decisione di non limitarsi a pubblicare il verbale di questa discussione, ma di redigere un documento, discuterlo alla prossima riunione della Consulta e portarlo agli organi competenti facendone nel contempo opportuna pubblicità.
Continuate a leggere il BLOG: ci saranno sempre le nuove informazioni sull’argomento
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