giovedì 31 luglio 2008

Piacenza - Consultazioni di politica sanitaria

E' iniziato ufficialmente, con l'incontro dei rappresentanti delle tre centrali sindacali, il percorso di consultazione voluto dalla conferenza sociosanitaria con tutte le istanze della comunità locale. Obiettivo dell'iniziativa è raccogliere indicazioni utili a rendere l'atto di indirizzo pienamente adeguato ai bisogni sociosanitari della nostra comunità. Si è provveduto alla definizione, oltre che delle linee guida, del Profilo di comunità, realizzato da un gruppo costituito da Provincia, Distretti socio-sanitari ed Azienda Usl, con il supporto dell'Università Cattolica locale e di 60 operatori sociali e sanitari, sia pubblici sia del privato sociale. Dal Profilo, presentato ai sindaci piacentini nella seduta del 7 luglio scorso, emerge un'immagine di una comunità con una buona offerta di servizi sociali e sanitari, ma con diversi problemi da risolvere. In particolare l'analisi ha messo in evidenza, tra i problemi emergenti, la fragilità familiare, il disagio abitativo, le nuove forme di vulnerabilità sociale derivate da crisi familiari o economiche, e dalla precarietà occupazionale delle giovani coppie, il disagio degli immigrati soprattutto rispetto ai ricongiungimenti familiari ed all'integrazione adolescenziale di seconda o terza generazione, il disagio psichico e relazionale di giovani e adulti, anche per l'abuso di sostanze o alcol l'emergere di forme di isolamento tra la popolazione anziana con il crescere di nuclei familiari composte da una sola persona.Le linee guida, ha sottolineato l'assessore provinciale ai Servizi sociali Paola Gazzolo, a questo proposito individuano una serie di obiettivi in grado di migliorare il sistema socio-sanitario piacentino: l'associazionismo dei Comuni, l'integrazione socio-sanitaria, la ri-assunzione delle deleghe socio-assistenziali da parte delle amministrazioni comunali, la realizzazione di un sistema informativo integrato socio-sanitario, il sistema dell'accesso e lo sportello sociale, la rete dei servizi sanitari, territoriali ed ospedalieri, l'equità dei servizi socio-sanitari in tutto il territorio ed in particolare nell'area montana. Questa fase di concertazione con i sindacati proseguirà in settembre all'interno del tavolo permanente di confronto aperto con le parti sociali dalla conferenza sociosanitaria.

Copelli CGIL
"Il mio commento non può che essere positivo. Tutto questo è frutto della collaborazione avviata tra Ausl, conferenza sociosanitaria e distretti. Certo, esistono dei temi da tenere sotto controllo: le esigenze dei residenti in montagna e le dimissioni protette. Ma vediamo che è passato un nuovo modo di essere, di programmare e offrire i servizi socio sanitari, grazie ad una maggiore collaborazione dei Comuni e dei medici stessi, che si sono organizzati su territorio in medicine di gruppo".

Busca CISL
"Positivo ma non sufficiente. E' difficile, sulla base dei dibattiti ai quali abbiamo assistito nelle precedenti riunioni delle conferenze sociosanitarie, affermare che esiste un buon dialogo e rapporto interistituzionale -Altro aspetto da sottolineare la sovrabbondanza di alloggi a libero mercato contro la necessità di abitazioni per la fasce più deboli -Ma la domanda di fondo è come sia possibile far collimare le esigenze contenute nel documento con le linee di indirizzo. Esistono le risorse necessarie? Ad esempio è inaccettabile che non si riescano a reperire le professionalità da utilizzare in aree meno appetibili del Piacentino. I servizi devono essere omogenei"

Borotti UIL
"Il percorso intrapreso va bene. Ma le linee di indirizzo devono tenere conto delle esigenze espresse nel Profilo di Comunità -Gli interventi devono garantire standard omogenei, per offrire agli utenti le stesse opportunità. Questo è possibile solo mettendo a disposizione risorse economiche e umane -Il passaggio da 4 a 3 distretti, deliberato nello scorso autunno, ha fatto sì che in alcune realtà della nostra provincia il quadro fosse meno omogeneo. E' quindi necessaria una maggiore collaborazione tra distretti, per dare un giusta risposta alle necessità di una realtà variegata come la nostra"

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